Corso dai 6 anni in su

I 6 anni sono, nell’immaginario collettivo, il momento in cui il bambino è pronto per affrontare “le cose da grandi”, che in musica si traducono nello strumento musicale. A dire il vero età anagrafica ed età musicale non coincidono quasi mai, e tutti apprendiamo in modo diverso e secondo i nostri tempi interni. I corsi Musindò portano il bambino sullo strumento in modo graduale e spontaneo, avendo cura di sviluppare contemporaneamente alla tecnica anche la musicalità innata del bambino e le sue caratteristiche squisitamente individuali. Fino ai 9 anni, il bambino è inserito in classi di strumento di 2/3 bambini, per favorire l’apprendimento in gruppo e la capacità di relazione musicale, imparando da subito a parlare (suonare) in musica attraverso l’improvvisazione. Partendo dal presupposto che apprendiamo la musica nello stesso modo in cui apprendiamo il linguaggio, tutto il processo di acquisizione delle competenze musicali deve avvenire in modo naturale e secondo una consequenzialità precisa. Non ci sogneremmo mai, ad esempio, di insegnare a leggere e scrivere ad un bambino di due anni, e musicalmente avviene la stessa cosa: invertire l’ordine di acquisizione delle competenze (iniziando ad esempio dal solfeggio e non dal suono) comporta una perdita di motivazione che può riflettersi anche sugli anni successivi di studio. Personalmente, lavoro tantissimo sulla motivazione intrinseca dell’allievo, e sull’aiutarlo a creare una routine musicale nelle sue giornate in modo tale che lo strumento non sia un peso ma uno stimolo continuo per il proprio benessere. La durata dei corsi di strumento Musindò è di 45 minuti.
CASTANO PRIMO (MI): Via Sant’Antonio 8/10, 20022 (MI)
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Domande?
Mio figlio ha 4 anni, è molto portato per la musica e vuole iniziare a suonare uno strumento: posso iscriverlo in questo corso?
Il curriculum delle competenze che propongo al bambino non è strettamente diviso per età: ogni bambino apprende secondo i suoi tempi interni, ed è nostro dovere di adulti rispettarli. Tuttavia, credo fortemente nella suddivisione delle classi, che permettono al bambino di non saltare degli anni importanti in cui l’apprendimento viene favorito secondo le modalità più adatte: portare un bambino sullo strumento troppo presto, potrebbe comportare una perdita di motivazione o una fatica inutile. Il confine tra quello che desideriamo noi adulti e il rispetto dei tempi di apprendimento di ogni bambino è quel che fa la differenza sul proseguimento dello studio con lo strumento musicale.
Il mio bambino è indeciso su quale strumento fare: come posso aiutarlo a scegliere?
Accade spessissimo che un bambino non abbia le idee chiare sullo strumento con cui iniziare: ecco perché, nel curriculum consequenziale delle competenze, durante il corso 5-6 anni aiuto i bambini nella scelta consapevole dello strumento musicale. Quando ciò non è possibile, o il bambino arriva da me già verso i 7-8 anni senza idee chiare, svolgo un percorso con il bambino che lo aiuta a comprendere quale sia lo strumento più adatto a lui, sperimentando direttamente sugli strumenti musicali.
Perchè questi corsi si svolgono in gruppo? Ho sempre visto fare lezione di strumento individualmente...
Pensiamo sempre allo sviluppo delle altre competenze: il motivo per cui i bambini apprendono con i loro coetanei, non è solo una caratteristica di organizzazione sociale. I bambini apprendono tantissimo tra di loro, oltre che con l’insegnante, e lavorando insieme sullo strumento hanno la possibilità fin da subito di affinare l’orecchio e la percezione musicale suonando da subito piccole melodie insieme.
Con il tuo metodo la lettura e la scrittura musicale arrivano più avanti negli anni. Come mai?
Probabilmente la musica ti è stata insegnata così: apri lo spartito, suona, se hai talento un giorno potrai improvvisare (se hai talento?!?), ripeti l’esercizio per la prossima volta. Abbiamo un po’ tutti studiato così, ma quanti dei nostri rapporti con la musica sono diventati conflittuali? Questa non è una corretta sequenza di apprendimento musicale. Le neuroscienze ci insegnano oggi che apprendiamo la musica nello stesso modo in cui apprendiamo il linguaggio: i processi di apprendimento sono simili. Ecco quindi una corretta sequenza di apprendimento musicale: ascoltare musica/sviluppare il pensiero musicale/cantare/leggere la musica/ scrivere la musica. Praticamente, possiamo dire che la piramide di apprendimento fosse quasi totalmente ribaltata (non ci sogneremmo mai di insegnare a parlare a un bambino a partire dalla scrittura, no?). Ecco perchè nei corsi Musindò rispetto totalmente i tempi di sviluppo fornendo una presentazione delle competenze consequenziale, in accordo con lo sviluppo armonico di ogni bambino, e in cui la pratica della teoria musicale diventi funzionale e naturale.musicale: il bambino sarebbe ovviamente in grado di imitare un battito su un tamburo, ma rimarrebbe pura imitazione momentanea.
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