LA LETTURA DELLE NOTE SUL PENTAGRAMMA

2 Aprile 2023 | BLOG, Insegnanti di musica

Come insegni la posizione delle note sul pentagramma? Anche tu hai avuto difficoltà nell’insegnamento della lettura riguardo alla posizione delle note sul pentagramma?

Questo è uno dei primissimi dubbi che sorgono in un insegnante, probabilmente perché non riesce a trovare nel metodo tradizionale le risposte che vorrebbe. Se ti è capitato di porti questa domanda è necessario in principio chiederti che cosa non va nel modo in cui comunemente vengono insegnate lettura e scrittura delle note.

Da dove devi cominciare?

Voglio iniziare ribaltando uno dei più grandi falsi miti in educazione musicale, derivanti dall’insegnamento tradizionale:  non si insegna (e non si impara quindi) la musica a partire dalla lettura delle note sul pentagramma. Mi hai già sentito parlare anche qui della piramide di apprendimento del linguaggio:  l’essere umano apprende la musica secondo processi simili a come impara a parlare, ovvero partendo dall’ascolto e passando tramite il pensiero e la parola per poi arrivare alla lettura e alla scrittura

Come puoi leggere nell’articolo dedicato al solfeggio, per arrivare a comprendere nel modo giusto il significato delle note sul pentagramma è necessario prima scoprire i suoni e i nomi delle note grazie all’ascolto e al canto.

Proprio come per il linguaggio i bambini imparano a parlare attraverso l’ascolto della parola dalle persone che li circondano associandola a un’immagine e a un suono, così anche nella musica ascoltare diventa il primo passo importante per l’apprendimento.

Dopo la prima fase di assorbimento l’essere umano è in grado di far uscire quello che ha appreso, cantando o parlando per poi come ultima abilità riuscire finalmente a scrivere e leggere. 

Puoi anche ascoltare questa puntata mentre leggi l’articolo: fai play sul player qui sotto e inizia subito ad ascoltare.

 

 

Quindi come si insegna a leggere e scrivere le note sul pentagramma?

 

Prima di tutto devi assicurarti di aver esposto il tuo allievo, lezione dopo lezione, ai suoni che vuoi associare a un simbolo grafico. Per il cervello umano infatti è impossibile dare un significato a una parola che non si conosce: se tu non avessi mai visto un elefante, in foto su un libro o per esperienza diretta dal vivo, sarebbe molto difficile per me spiegarti e farti comprendere cosa sia un elefante, a cosa assomiglia… 

Ecco perchè è fondamentale assicurarsi di aver lavorato sulla “forma sonora” delle note che vuoi insegnare PRIMA di associarle a un segno grafico sul pentagramma. E questo è un lavoro che si può strutturare attraverso le sequenze di pattern, che approfondiremo tra poco.

Alcuni aspetti fondamentali della lettura musicale…

  • Le note non vanno insegnate come se fossero le singole lettere dell’alfabeto: sul pentagramma, le note assumono un valore solo se messe in relazione alla precedente e alla successiva, come avviene per le sillabe che formano le parole in italiano. Ecco perchè quando pensiamo al segno grafico delle singole note, è più corretto pensare e parlare di sillabe tonali

  • Il tipo di apprendimento più funzionale, che forse non avevi mai sperimentato prima, è quello che utilizza i pattern tonali (o ritmici): non più la lettura lettera-per-lettera, ma la lettura di “parole musicali”, cioè i pattern. 

E’ importante avere cura di trasportare l’esperienza musicale sempre anche nel corpo: GUARDA QUESTO VIDEO PER CAPIRE COME ASSOCIARE LA LETTURA DELLE NOTE SUL PENTAGRAMMA ALLE DITA DELLA MANO DEL TUO ALLIEVO

  • La sillaba tonale senza suono non ha valore! L’associazione verbale è una delle parti più importanti dell’apprendimento se vuoi che il tuo allievo capisca quello che gli stai spiegando. Per questo il consiglio maggiore è quello di non usare il solfeggio parlato ma di associare sempre il suono della nota al suo nome attraverso il canto (altrimenti addio forma sonora e addio comprensione musicale!)

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Certo, non utilizzare la lettura delle note sul pentagramma come punto di partenza per insegnare può richiedere molto impegno da parte dell’insegnante, che dovrà sviluppare un insegnamento intuitivo basato sull’esperienza musicale, prima che sulla teoria. Se ti interessa saperne di più, dai un occhio qui.  

Quando avrai impostato l’insegnamento in questo modo, nel momento in cui vorrai lavorare sulla lettura e la scrittura, ti troverai davanti degli allievi che sanno di cosa stai parlando.

CONSIGLIO EXTRA PER RENDERE LA LETTURA EFFICACE DA SUBITO: non proporre al tuo allievo uno spartito in foglio A4 fitto fitto di note: sottoponigli per esempio delle card  singole che abbiano un solo pattern chiaro e riconoscibile e insegna una cosa alla volta non sovraccarico di dati che finiranno solo per confonderlo.

CONSIGLIO EXTRA NUMERO DUE: inizia a insegnare la lettura a partire dal ritmo, e dividi i tuoi aspetti (tonale/ritmico).  Sarà infatti importante per il tuo allievo potersi concentrare su un aspetto nuovo per volta (ed è dimostrato che il ritmo si apprende con molta più semplicità essendo un elemento presente anche nella lingua madre).

Questo approccio intuitivo alla lettura delle note sul pentagramma ti faciliterà molto e aiuterà gli allievi a imparare più velocemente. Fammi sapere sulla mia pagina instagram se questi consigli ti sono stati utili e quali sono i tuoi metodi per insegnare a leggere ai tuoi allievi!

Mi conosci già?

Sono Marta, Una Maestra di Musica, e da anni aiuto gli insegnanti a trarre il meglio dal loro lavoro senza rinunciare alla propria musicalità. Sulla mia pagina instagram Una Maestra di Musica trovi contenuti ogni giorno per insegnanti ribelli e non convenzionali: ti aspetto!

Chi sono

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Mi chiamo Marta, e sono Una Maestra di Musica.
Nella vita, coltivo piccoli semi di musicalità: in tutti i bambini e le famiglie che passano da Musindòe negli insegnanti ed educatori attraverso la formazione.

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